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Moneta telematica/Allegato I. Analisi della contabilità globale
Allegato I. ANALISI DELLA CONTABILITÀ GLOBALE
Come abbiamo detto nel comma 5 del capitolo 9, consideriamo il mercato come una realtà complessa dove confluiscono degli agenti e delle merci per dar luogo a degli scambi, condizionati da un sistema monetario e strutturati in cicli e sottocicli principali.
Tutti questi elementi saranno esaminati più dettagliatamente qui di seguito.
1. Le merci
- Le merci sono beni utilitari in quanto sono scambiate in un mercato. Sono quindi l'oggetto passivo di ogni scambio essenziale entro il mercato. Si possono considerare due tipi fondamentali di merci:
- a) Le merci produttrici
- Sono i cosiddetti «fattori attivi di produzione», «agenti produttivi» o «merci produttrici» e possiamo definirli come delle forze che entro un'azienda collaborano nella produzione di beni utilitari. Certamente sono vere merci —per lo meno dopo un certo momento storico— perche i loro proprietari le cedono contro una ricompensa che generalmente si chiama salario.
- Nel mercato attuale, le merci produttrici che collaborano nel processo produttivo di un'azienda —e sono ricompensate da questa— possono suddividersi nelle seguenti categorie:
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- Probabilmente, i quattro fattori (privati) di produzione che abbiamo descritto non saranno immediatamente accettati in quanto tali. I manuali e trattati classici di economia, per esempio, riconoscono unicamente i seguenti tre: lavoro, capitale e risorse naturali. La relazione di fattori attivi di produzione presentata risponde semplicemente ad un desiderio di essere pratici: quello che è remunerato dall'azienda sarà considerato come un fattore di produzione. L'azienda, in quanto percepisce utili, e l'inventore, in quanto percepisce royalties, devono quindi essere considerati come fattori di produzione. Osserviamo che tutti sono ben definiti e personalizzati: «la produzione è un compito dell'uomo».
- In quanto alle risorse naturali, e specialmente la terra, saranno considerate qui non come fattori attivi di produzione, ma come fattori passivi, merci prodotte che l'uomo trasforma nel suo lavoro di produzione di nuove merci prodotte. (v. schema N. 2).
- b) Le merci prodotte
- Le merci prodotte (oggetti inerti, oggetti di servizio e servizi utilitari) sono beni utilitari ottenuti grazie all'azione trasformatrice di materie prime effettuata dalle merci produttrici.
- In rapporto al luogo che occupano nei processi produttivi, possono essere classificate nel modo seguente:
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2. Gli agenti del mercato
- Gli agenti attivi dello scambio —soggetti scambiatori— sono classificati pure secondo il tipo di merci che scambiano.
- Si può considerare la seguente classificazione:
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3. I cicli del mercato
- Di tutte le classificazioni considerate finora si segue facilmente un'analisi del mercato globale con i seguenti cicli basati sul tipo di transazione effettuata, sempre rispetto alle merci prodotte:
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- Bisogna considerare pure un altro ciclo mercantile: il ciclo del commercio estero, che si distingue non soltanto per il tipo di scambio effettuato —dato che include scambi di qualunque tipo di merci— ma principalmente perché un destinatario commerciale (compratore o venditore), in questo ciclo appartiene sempre ad un'altra società geopolitica.
4. Implicazioni pratiche
- Come abbiamo già detto nel capitolo 9, l'analisi dei diversi elementi e cicli del mercato risponde ad una volontà di un chiarimento fenomenologico massimo, per una conoscenza scientifica più rigorosa e per una pratica politica più efficace.
- Bisogna ricordare qui che la conoscenza esatta di ognuno degli elementi e cicli è soltanto possibile attraverso l'introduzione della fattura-assegno telematica come unico strumento monetario legale e reale. Il sistema monetario è uno degli elementi chiave nel mercato, e se non abbiamo fatto un riferimento esplicito ad esso in questo allegato, è perchè consideriamo scontato tutto quanto abbiamo detto a questo riguardo nei capitoli precedenti.
- Dobbiamo ora esaminare alcuni degli aspetti tecnici dell'analisi fatta. La distinzione chiara di elementi, processi e realtà mercantili rende possibile infatti un'organizzazione tecnica del mercato, in funzione di ogni opzione politica considerata.
- Presenteremo ora alcune delle norme che possono servire di appoggio legale a tutto quanto abbiamo detto finora. Le ragioni di fondo per queste norme —cioè l'opzione politica che le ispira— non saranno spiegate in dettaglio, dato che costituiranno l'oggetto di un altro volume. Descriveremo quindi le norme proposte dal punto di vista esclusivamente tecnico e limitato a tipi di fattura-assegno, a statuti di agenti mercantili, a tipi di conto corrente ed a categorie di stabilimenti di contabilità.
- a) Distinzione legale di tipi di fatture-assegno
- I diversi tipi di operazioni monetarie implicate nei diversi cicli mercantili e la varietà di agenti rende necessaria la preparazione di diversi modelli di fatture-assegno telematiche per ogni tipo di operazione monetaria, per una maggior comodità e semplificazione dei programmi telematici.
- Questa distinzione sarà molto facile da applicare attraverso codici numerici, colori, ecc. (la carta e le misure standard), e comprenderà le seguenti divisioni:
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- b) Differenza legale degli statuti degli agenti mercatili
- La legge riconoscerà soltanto i seguenti agenti mercantili:
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- Gli statuti sociali di ognuno di questi gruppi di agenti mercantili dovranno essere molto ben definiti dalla legge perché non vi sia la possibilità di ambiguità. (v. schema N. 5.).
- c) Differenza legale dei tipi di conto corrente
- Per una maggior chiarezza mercantile e sociale degli statuti menzionati, le diverse operazioni monetarie —rappresentate dalle diverse fatture-assegno— si effettueranno pure attraverso conti correnti di diverso tipo, e soltanto per mezzo di questi.
- I diversi tipi di conti correnti che potranno essere aperti in uno stabilimento di contabilità saranno tre:
1. |
Conti correnti di produzione (soltanto nelle banche): sono i conti correnti delle aziende dedicate alla produzione. Tutte le operazioni interaziendali ed il pagamento dei salari privati (come abbiamo detto) si effettueranno attraverso uno di questi conti. Ogni azienda potrà aprirne tutti quelli che vorrà. |
2. |
Conti correnti di risparmio di produzione: sono i conti correnti dove i professionali utilitari (cioè lavoratori, capitalisti, impresari, inventori) versano i loro guadagni salariali-privati, pagati dall'azienda: salari, royalties e utili, rispettivamente. |
Secondo il numero di rimunerazioni percepite da un professionista utilitario distingueremo:
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3. |
Conti correnti di risparmio di consumo (solo nelle casse di risparmio): questi conti correnti potranno essere alimentati esclusivamente con:
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- Se partiamo da un conto corrente di risparmio di consumo, qualunque sia l'origine —privato o comunitario— del suo potere di acquisto, si possono effettuare operazioni di compra-vendita di merci finite, cioè di consumo. Non si potrà fare assolutamente nessun altro tipo di operazione, e non si potranno trasferire quantità da questo conto corrente ad un altro.
- d) Differenza legale di tipi di stabilimenti di contabilità
- Finalmente bisogna considerare pure necessaria la distinzione radicale di due tipi di stabilimenti di contabilità, a causa delle loro caratteristiche e funzioni molto diverse.
- Questa differenze si ritrova nel contesto della distinzione fra «società utilitaria» e «società liberale» (v. capitolo 14).
- Le banche e le casse di risparmio si distingueranno radicalmente per i tipi di funzione e servizi che secondo la legge potranno offrire alla società utilitaria e per i tipi di rimunerazione che riceveranno per questi servizi.
1. |
Le banche. Saranno aziende utilitarie come le altre, specializzate nell'oferta di «servizi di contabilità» a tutte le altre aziende utilitarie non di contabilità, ma i loro servizi saranno limitati esclusivamente al ciclo della produzione. Infatti, come abbiamo già visto, nelle banche si potranno aprire soltanto «conti correnti di produzione delle aziende» e «conti correnti di risparmio di produzione multi-salariale» (dei professionisti utilitari multi-salariati). Questo significa che soltanto tratteranno potere di acquisto del ciclo della produzione, ma non potranno mai trattare potere di acquisto del ciclo del consumo. I servizi offerti dalle banche saranno fondamentalmente i seguenti: |
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2. |
Le casse di risparmio. Si dedicheranno pure al servizio della società utilitaria, ma soltanto entro il ciclo di consumo. Dato che il ciclo del consumo comprende tutti i membri della società geopolitica, è necessario dare alle casse di risparmio uno Statuto Liberale: i loro servizi non saranno pagati direttamente dai clienti, ma saranno gratis e finanziati dalla comunità per mezzo dei relativi «salari e fondi di solidarietà sociale» (v. capitolo 12). Il servizio principale delle casse di risparmio è l'ammnistrazione dei «conti correnti di risparmio di produzione uni-salariale» e dei «conti correnti di risparmio di consumo». Ma oltre questo servizio concretamente utilitario, le casse di risparmio hanno come oggetto funzioni sociali non-utilitarie in diretto rapporto con la vita sociale di ognuna delle persone ivi registrate. Le casse di risparmio dunque —strutturate localmente per quartieri e confederate entro la società geopolitica— faranno da «anagrafe»: ogni cittadino sarà iscritto nella cassa di risparmio del suo quartiere, dove immediatamente gli sarà aperto un «conto corrente di risparmio di consumo» con un numero telematico che conserverà lungo tutta la sua vita e che l'identificherà in tutte le sue attività sociali. Le casse di risparmio si occuperanno di emettere, conservare e archiviare tutti gli altri documenti necessari alla società civilizzata: libretto sanitario, libretto di studi, documenti dell'automobile, ecc., tutti quanti con lo stesso numero telematico anteriore. Tutti i servizi sociali e informativi effettuati saranno completamente gratis. (v. schema N. 7.). |
Note:
1. E il caso per esempio di tutti i liberi professionisti e gruppi e di tutte le persone attualmente marginate, per ragioni di denaro, che qui consideriamo totalmente esclusi dal mercato della produzione.
2. Questa distinzione si fa per poter sapere in qualunque momento quanti unisalariati vi sono nella società geopolitica, e questo perche uno degli scopi proposti è appunto la sparizione di questa categoria di professionisti utilitari: gli unisalariati. Questo sarà possibile grazie allo sviluppo dell'autogestione, che implica la partecipazione del lavoratore negli utili dell'azienda.
3. I conti correnti di risparmio di consumo dei professionisti utilitari saranno alimentati simultaneamente da due tipi di potere di acquisto, dato che essi, oltre alla loro rimunerazione salariale-privata, ricevono un salario di solidarietà sociale (sss) di tipo generale (v. capitolo 12); invece le persone non utilitarie avranno, grazie al principio di solidarietà totale, un conto corrente di risparmio di consumo alimentato esclusivamente dal potere di acquisto di origine comunitario. Come vedremo nel capitolo 12, queste persone sono: gli individui senza professione nè occupazione utilitaria per qualunque ragione; le famiglie —indipendentemente dagli introiti salariali dei loro membri—; i liberi professionisti, le istituzioni libere, le associazioni libere di cittadini a fini non di lucro. Tutti quanti sono semplici consumatori, rispetto ai professionisti utilitari, che sono produttori-consumatori.
4. Come si spiega nel capitolo 14, tutte le aziende utilitarie saranno obbligate a riunirsi in corporazioni.